La fotografia di paesaggio è una delle tipologie di fotografia più diffuse e comprende tutti quegli scatti che raffigurano un’ampia porzione di spazio, come un paesaggio naturale o “artificiale”.
FOTOGRAFIA PAESAGGISTICA TECNICHE
Per ottenere buoni risultati nella fotografia di paesaggi è consigliabile avere un buono scatto di partenza direttamente dalla fotocamera. Nelle foto di paesaggio si va a cogliere un’ampia porzione di spazio e è importante avere una buona profondità di campo, tutti gli elementi nella foto devono essere a fuoco. Per ottenere una profondità di campo adeguata imposterò un’apertura del diaframma non troppo aperta: f/7.1, f/8. I tempi di esposizione possono essere diversi a seconda della situazione, in caso di fotografia diurna si usano tempi veloci per ottenere un ‘esposizione corretta e non bruciare le luci. In caso di paesaggi notturni, o foto con filtri appositi, l’otturatore rimarrà aperto per diversi secondi per raggiungere un’adeguata esposizione, creando effetti molto particolari su nuvole o masse d’acqua in movimento. In generale l’ISO viene lasciato a valori bassi come 100, 200, solo nel caso dell’astrofotografia viene alzato fino ai valori massimi per cogliere maggiore luminosità dalle stelle in tempi relativamente contenuti per evitare la striatura delle stelle.
Le ore della giornata migliori per scattare sono la Blue Hour e la Golden Hour, rispettivamente all’alba e al tramonto: l’incidenza della luce crea ombre più morbide e gestibili e permette di cogliere molti più dettagli nelle ombre e nelle luci. In caso non avessimo l’opportunità di sfruttare questi momenti nel giorno possiamo utilizzare la tecnica dell’HDR per aumentare la gamma dinamica dei nostri apparecchi (ecco per voi una guida alla tecnica su ”HDR cos’è”).
Quando ci si dedica alla fotografia di paesaggio si dovrebbe prestare molta attenzione alla composizione, questo perché la profondità di campo è molto elevata e non si può usare lo sfocato per mettere in risalto un determinato soggetto rispetto allo sfondo. Per rendere la foto interessante potremo affidarci solamente ad un buon posizionamento degli elementi nel frame, nella foto di paesaggio lo sfondo sarà parte integrante del soggetto.
OBIETTIVI PER LA FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO
Nella fotografia paesaggistica gli obiettivi più adatti sono sicuramente i grandangoli, una lente di questo tipo permette di cogliere un’ampia porzione dello spazio all’interno del frame. Le misure più comuni per un grandangolo partono dagli 8mm fino ad arrivare ai 18mm di uno zoom standard da kit. Raramente questi obiettivi incorporano uno stabilizzatore poiché molto spesso la fotocamera sarà posizionata su un cavalletto e anche a mano libera sulle suddette lunghezze focali le vibrazioni non creerebbero un effetto così deteriorante.
Vi sono molti obiettivi adatti alla paesaggistica: il Canon 10-18 (economico ma di buona qualità), i Samyang con messa a fuoco manuale ma ampia apertura del diaframma, il Tamron 15-30, considerato uno dei migliori grandangoli in commercio.
Non è raro che si utilizzino anche teleobiettivi per cogliere precisi particolari di un paesaggio o per sfruttare la compressione dei piani, distorsione tipica di questa categoria di obiettivi.
POST PRODUZIONE PAESAGGI
Una volta ottenuto un buono scatto direttamente in macchina si è pronti per la fase di post produzione:
Consigliamo l’utilizzo simultaneo di Lightroom e Photoshop, due programmi della suite di Adobe che forniscono molti strumenti potenti e flessibili per modificare le nostre foto.
In Lightroom cataloghiamo le foto in cartelle, inseriamo degli hashtag per ritrovarle facilmente e possiamo iniziare il lavoro applicando le regolazioni delle distorsioni dell’obiettivo e la correzione della vignettatura e dell’aberrazione cromatica (i grandangoli soffrono molto di distorsioni prospettiche e di flare e colorazioni in controluce). Passiamo poi a accentuare la nitidezza dello scatto per esaltare i contorni e le linee della foto (non esagerate con la nitidezza, è facile farsi prendere la mano), ultimo passaggio: provvedere alla sistemazione dei colori e delle luci e delle ombre. Vi consigliamo di installare la Nik Collection di Google, una suite che contiene una serie di plugin molto utili come Viveza: per correggere e sistemare selettivamente zone e colori della foto e Dfine: analizza la foto e ne diminuisce il rumore digitale. In caso avessimo necessità di rimuovere elementi indesiderati dalla scena, come tralicci elettrici o architetture in lontananza, passiamo la foto in Photoshop e utilizziamo lo strumento di Timbro Clone con un’opacità intorno al 50%.
FOTOGRAFIA PAESAGGISTICA, NON SOLO NATURA
Ricordiamoci che non esistono solo fotografie di paesaggi innevati, di tramonti tra le montagne o fantastici riflessi del cielo in un lago, possiamo fare paesaggistica anche in una città sfruttando le architetture, le linee verticali dei palazzi o i riflessi all’interno di una pozzanghera. Uno degli errori che possiamo commettere è considerare la fotografia di paesaggio legata solamente a luoghi mozzafiato o location da urlo, basta fare una passeggiata nel quartiere dove abitiamo per cogliere spunti e scorci interessanti.
Per diventare bravi fotografi dobbiamo abituarci a “rubare con gli occhi”, ad osservare il lavoro di fotografi affermati, analizzare i loro scatti e cercare di riprodurli nel nostro piccolo, per questo vi proponiamo di seguito una serie di fotografi paesaggisti:
- JIMMY MCINTYRE
- TED GORE
- SEAN BAGSHAW
Menzione speciale merita ANSEL ADAMS, maestro assoluto della fotografia, con i suoi scatti ha ispirato generazioni di fotografi.